Metodo Mézières


La Rieducazione Posturale “Metodo Mézières” fondata su basi strettamente scientifiche, mira a stabilizzare la consapevolezza delle proprie funzioni locomotorie, all'armonizzazione della funzionalità cinestesica, ed in fine ad un rimodellamento della propria rappresentazione corporea. Cambia il modo di percepirsi e di usare le parti del proprio corpo, si impara a sentire e correggere la propria postura.

L’essere umano presenta un sistema nervoso autonomo, che a partire dalla vita embrionale in poi si sviluppa in base a stimoli meccanici-propriocettivi (tatto, vista, olfatto, gusto e stato-acustico) e  psico-emozionali (ansia, depressione, felicità, positività, negatività e quant’altro); poiché l’essere umano è sottoposto a continui stimoli di questo genere il sistema nervoso autonomo e in continuo riadattamento. La postura è gestita dal sistema nervoso autonomo, che non è altro che l’equilibrio stabilito fra i vari distretti muscolari, in base all’adattamento di cui sopra, che influenzano la posizione delle articolazioni. Se tale equilibrio è buono quindi ben compensato, non vi è alcuna sofferenza, in quanto lo scarico delle forze esercitate sulla struttura muscolo-scheletrica e ben tollerato; in caso contrario si parlerà di alterazione dell’equilibrio posturaleL’alterazione dell’equilibrio posturale può essere quindi dovuto a svariate cause: psico-emozionali; anomalie strutturali come scoliosi, iperlordosi, ipercifosi, ginocchia vare o valghe, piedi piatti o cavi; limitazioni funzionali post-traumatiche o post-operatorie; malattie neurologiche o ortopediche; anomalie o malattie respiratorie che riguardano l'escursione toracica e diaframmatica o la frequenza ed il ritmo ventilatorio; problematiche di tipo viscerale; ecc….Di ognuna di queste cause se ne potrebbe parlare all’infinito, ma vorrei soffermarmi riguardo il muscolo diaframma che è localizzato alla base della gabbia toracica, è il muscolo più importante della respirazione che oltre ad avere inserzione su costole e sterno è inserito anche sulle vertebre lombari, infatti spesso una cattiva respirazione con lavoro improprio del diaframma può causare effetti sulla colonna lombare, quindi patologie discali, lombalgie, e per effetto della catena posteriore può ripercuotersi su tutto l’equilibrio posturale, non a caso alla base del trattamento di riabilitazione posturale globale vi è sempre la respirazione come ritmo di lavoro, e se non è corretta va ripristinata prima di iniziare qualsiasi tipo di protocollo di rieducazione posturale.

Cos’è la rieducazione posturale globale?
L'approccio è "dolce" quasi sempre applicabile, adatto ad ogni età. Vari studiosi hanno sperimentato ed approfondito, con risultati eccellenti, questo tipo di  trattamento, tra questi “Françoise Mézières”.


Françoise Mézières nasce ad Hanoi il 18 giugno 1909. Nel 1918 all'età di nove anni, con la famiglia rientra a Parigi. Nel 1939 si diploma Fisioterapista presso "l'Ecole de Orthopedie et Massage" di Parigi, dove alcuni anni dopo insegnerà anatomia, fisiologia e ginnastica medica. Nel 1947 pubblica "La Gymnastique Statique" piccolo manuale ad uso degli allievi della scuola. Poco tempo dopo grazie a quella che chiama osservazione principe, crollano i dogmi ortodossi e abbandona l'insegnamento. Nel 1949 pubblica il testo "Revolution en gymnastique ortopedique" nel quale espone le sue recenti osservazioni chinesiologiche sul comportamento muscolare in netta antitesi con i principi appresi e insegnati. L'indifferenza con la quale vengono accolte dalla classe medica le sue originalissime osservazioni, lasciano profondamente delusa Françoise Mézières, tanto che, trascorsi alcuni anni dalla pubblicazione del testo, abbandona la professione e gli studi per ritirarsi in Vandea, dove si dedica agli animali e alla campagna lasciando un vuoto incolmabile tanto che dopo due anni di assoluto isolamento, delle colleghe nonché sue allieve la spronano a riprendere l'attività: è un periodo culturale fertilissimo! Dallo studio dell'anatomia umana, dell'anatomia comparata e della fisiologia ricava i principi delle sue osservazioni, trasformandole da empiriche in scientifiche. A l'Ile d'Elle in Vandea, organizza i primi corsi per fisioterapisti (unica figura professionale da sempre ammessa alla pratica del Metodo Mézières): siamo alla diffusione del Metodo Mézières. Si trasferisce poi a Saint-Mont nel sud della Francia, dove fonda il "Centre Mézières". Nel 1983 riceve dal presidente F. Mitterand la massima onorificenza francese di Cavaliere nell'Ordine della Legione d'Onore. Nel 1985 si trasferisce a Noisy - Sur - Ercole nel nord della Francia. Muore a Noisy il 17 ottobre 1991.


L’osservazione principe da cui tutto ebbe inizio le capitò per caso: una mattina venne da Françoise Mézières una paziente, indossava un corsetto di cuoio e ferro che come unico risultato aveva procurato delle ecchimosi e delle ulcerazioni nei punti di maggiore contatto. In un primo momento Françoise Mézières propose esercizi di "raddrizzamento" e di rinforzo della muscolatura dorsale in posizione seduta, ma la rigidità della paziente rese impossibile mantenere tale posizione.
Decise allora di sdraiarla a terra in posizione supina e spingendo sulle spalle nel tentativo di correggerne l'anteposizione, con grande stupore vide immediatamente comparire un'enorme lordosi lombare. Per evitare di aggiungere un ulteriore problema a quelli già esistenti, Mézières cercò di impedire questa lordosi attraverso la retroversione del bacino, ottenuta con la flessione delle ginocchia sul ventre. Con grande sorpresa vide che l'iperlordosi annullata a livello lombare si era spostata a livello cervicale e la testa della paziente si rovesciò completamente indietro, tanto che non le fu possibile riportare il mento vicino al collo. Questo comportamento muscolare molto diverso da quello atteso, sconcertò a tal punto Mézières, all'epoca assolutamente convinta dell'esattezza dei principi ortodossi, che in un suo articolo ha scritto: "La porta della verità era davanti a me grande, aperta, ma rifiutavo di imboccarla e, non credendo a miei occhi, ripetei più volte l'esperimento e per ultimo davanti ad una collega".
I numerosissimi muscoli dorsali si comportavano come un solo muscolo, troppo forte e troppo corto, per cui ogni azione localizzata sia in accorciamento che in allungamento provocava istantaneamente l'accorciamento dell'insieme della muscolatura. In seguito, attraverso l'attento studio dell'anatomia, spiegò il perché di quel comportamento muscolare: i muscoli poliarticolari posteriori sono embricati tra loro, vale a dire che si sovrappongono come le tegole di un tetto formando così una catena muscolare. Françoise Mézières insegna ad osservare il corpo nella sua interezza ed a comprendere come i vari distretti corporei interagiscono in continuazione. Ma soprattutto insegna a sentire la forza, in eccesso o deficitaria, delle catene muscolari che ha individuato: catena posteriore, catena antero-interiore, catena brachiale anteriore, catena anteriore del collo. In particolare la catena posteriore e composta da una successione di forti muscoli, solidali tra di loro, che se accorciati o eccessivamente forti, rispetto al resto della muscolatura, inibiscono gli  addominali, l’escursione diaframmatica e molti altri movimenti, provocando un’alterazione posturale. L’alterazione posturale è l’alterazione della forma “normale”.

Quindi esiste una forma “normale” alla quale confrontare tutte le altre?Per Françoise Mézières (e non solo) sì! La forma “normale” è quella che corrisponde alle proporzioni del numero aureo(φ=1,618…), usato dagli antichi greci, dagli scultori del periodo classico, da Leonardo, da Michelangelo, e tanti altri. E' una legge di armonia universale!La forma delle nostre articolazioni condiziona il movimento e quindi la funzione. Portando il corpo del paziente verso  alla forma normale, attraverso l'allungamento delle catene muscolari, si recupera il giusto rapporto di ciascuna articolazione, e l’equilibrio fra i distretti muscolari delle stesse, ciò crea i presupposti che consentono la corretta postura; per cui i dolori della colonna vertebrale (lombalgie, cervicalgie, ecc...), delle articolazioni, le nevralgie scompaiono o si attenuano fortemente, perchè viene meno la causa che le ha prodotte: l'accorciamento delle catene muscolari. Il corpo, per funzionare bene, deve essere simmetrico, armonioso ed equilibrato. Questo è vero sempre, anche quando ci può sembrare che qualcosa è troppo difficile da curare. Ernie discali, artrosi ed altre condizioni migliorano e il corpo ritrova un funzionamento armonioso. Gli squilibri delle funzioni neurovegetative, come disturbi digestivi, cardiaci, ginecologici (soprattutto dolore pre-mestruale), le funzioni circolatorie e problemi come vertigini e cefalee, quando riconducibili al rachide cervicale, scompaiono o si attenuano decisamente.



…alcuni momenti del trattamento di rieducazione posturale…

 


Perchè la scelta terapeutica del Metodo Mèzières?

Perchè ha al centro l'uomo come unità: il suo corpo “parla” quindi aiuta a capire di cosa ha bisogno per migliorare, per essere guarito. Perché ha in sé la "sapienza" e "l'arte" del "curare" una persona. Perché è una cura che tende alla ricerca delle cause del problema, eliminando i "compensi" che si instaurano attraverso le catene muscolari, che spesso vengono scambiati per il vero problema, il mézièrista questo lo sa, perché lo “vede” e lo “sente”.

 

Come si svolge una terapia Mèzières? Una seduta Mézières è sempre ed unicamente individuale. Dura circa un'ora e si svolge a terra su semplici tappetini. Con questo semplicissimo setting e la capacità del mézièrista, si mette in atto uno dei più straordinari cambiamenti che si conoscano in medicina: modificare la forma del corpo per migliorarne la funzione.

 

Che durata ha la terapia? Dieci sedute? Venti? Come si fa a sapere prima quando guarirà un disturbo?Il Metodo Mézières attraverso l'allungamento delle catene muscolari, cura il corpo in forma complessa. Eliminando un compenso dopo l'altro, arriva alla causa primaria del problema. E' un Metodo serio, scientifico, rispettoso dell'uomo, lo cura in base alle sue esigenze e non in base a numeri pre-definiti. Questo aspetto spiega, forse, la difficoltà della diffusione del Metodo Mézières nel nostro Sistema Sanitario Nazionale, al contrario di ciò che avviene al di fuori di esso dove è ormai affermatissimo. La posizione assunta ed il tipo di lavoro effettuato, dipende dalla localizzazione dell’accorciamento muscolare, che non sempre corrisponde alla sede del dolore come abbiamo detto. Condizione basilare di un buon trattamento è l’uso della respirazione che consente il controllo della forza nella giusta dose per produrre l’allungamento.