Terapia Miofunzionale


La Disfunzione Linguale

oggi molto frequente, l'insorgenza può essere dovuta a problemi di carattere anatomico (quali il frenulo linguale corto o la macroglossia), problemi relativi al parto con compressione del nervo ipoglosso o edema a livello joideo (da cordone ombelicale attorcigliato intorno al collo), ma soprattutto a problemi di carattere funzionale (come l’allattamento con metodiche artificiali  con l'uso del biberon, dei ciucciotti e vizi come il succhiamento del pollice) che attualmente costituiscono la causa numericamente più frequente della disfunzione linguale (detta anche deglutizione scorretta o deglutizione atipica).

 

Qualunque sia la causa, gli effetti che si possono produrre sono quanto mai numerosi e possono interessare innumerevoli organi ed apparati. 
L’interessamento più evidente è senz’altro quello dell’apparato stomato-gnatico, a carico del quale è possibile rilevare malocclusioni con morso aperto o coperto, deficit trasverso del palato, affollamento dentario o presenza di diastemi (spazio tra i denti). Il palato stretto, a sua volta, condiziona la funzione respiratoria per difficoltà di respirazione nasale, dovuta all’aumento delle resistenze al passaggio dell’aria attraverso le coane nasali ristrette ed all’accumulo di muco non portato via dal flusso aereo. Ciò determina la comparsa di ipertrofia di adenoidi e tonsille. Spesso, per l’aumento della pressione aerea che si ha nel rinofaringe durante l’atto deglutitorio, vi è anche interessamento dell’orecchio, con ristagno di muco nell’orecchio medio per difficoltà di deflusso attraverso le tube di Eustachio, tendenza alle otiti recidivanti, con danni che arrivano fino a vere ipoacusie periferiche. Frequente è la comparsa anche di apnee notturne per postura bassa della lingua che interferisce con la pervietà faringea. 
Per tornare ai denti, molte parodontopatie riconoscono la spinta linguale come causa principale e, frequentemente, una pressione eccessiva esercitata dalla lingua sugli elementi dentari dà luogo a riassorbimento osseo o impedisce la guarigione parodontale dopo qualsiasi tipo di intervento.
La deglutizione scorretta, inoltre, influenza l’apparato digerente con comparsa di aerofagia, colite e del cosiddetto bolo isterico (che è conseguenza di uno squilibrio muscolare e di una incoordinazione diffusa al faringe).
 Altro settore influenzato è quello posturale. La posizione della lingua è in grado di influenzare sia l’atteggiamento della colonna vertebrale che l’appoggio plantare, attraverso un meccanismo riflesso. A livello dello spot linguale del palato sono stati ritrovati infatti ben cinque tipi di esterocettori coinvolti nel controllo della postura. La mancanza della loro stimolazione a causa di una postura linguale alterata determina l’insorgenza di una ipertonia diffusa o ipotonia interessante più gruppi muscolari, con la comparsa di atteggiamenti scoliotici, di patologie dell’appoggio per la variazione di tensione nei muscoli tensori delle arcate plantari.
Un ulteriore settore che sta mostrando di risentire beneficamente della rieducazione della funzione linguale è quello delle problematiche oculari. Molte forme di Miopie e Ipermetropie tendono a migliorare durante il trattamento miofunzionale. La spiegazione si può ricercare nel recupero di un atteggiamento fisiologico della colonna cervicale conseguente al ripristino della funzione linguale. Come sappiamo il muscolo ciliare, fondamentale per una visione corretta, ha la sua innervazione proveniente dal tratto cervicale.
 E ancora interessantissimi sono i rapporti tra disfunzione della deglutizione e cefalee. La gran parte delle cefalee del bambino sono riconducibili a tre cause principali: tensione della muscolatura della occlusione causata da palato ristretto nel diametro trasverso con comparsa o meno di morso crociato, ipertono masseterino causato dalla mancata attività rilasciante data dal contatto della lingua con lo spot palatino, cefalea causata da incoordinazione della muscolatura estrinseca oculare conseguenza della alterazione della base dell’orbita (che è parte dell'osso mascellare).
 Un ultimo settore oggetto in questi ultimi anni di ricerche quanto mai innovative è quello che si interessa dei rapporti tra la funzione linguale e quella ormonale controllata dall’ipofisi, che può dare la spiegazione, ad esempio, dei disordini ormonali conseguenti ad un trattamento ortodontico o di quelle che si correggono in modo involotario ripristinando una corretta occlusione dentaria ed una deglutizione normale.

 

La Terapia Miofunzionale

E’ una particolare forma di fisioterapia indirizzata alla rieducazione della corretta funzione linguale ed al riequilibrio della muscolatura oro-facciale e masticatoria.

 

Il termine fu coniato da A. Lischer nel 1912, ma per giungere alla concezione moderna bisogna arrivare al lavoro di Daniel Garliner che, oltre alla schematizzazione degli esercizi usati nel trattamento rieducativo, fondò agli inizi degli anni sessanta l’Istituto per la Terapia Miofunzionale di Coral Gables in Florida e la “Myofunctional Therapy Association of America”, che è stata punto di riferimento per i terapisti miofunzionali di tutto il mondo.
 Con il passare degli anni ci si è resi conto che questa Terapia, inizialmente indirizzata alla prevenzione delle recidive dopo un trattamento ortodontico, si dimostrava molto utile come complemento del trattamento logopedico e, soprattutto, per la risoluzione di problematiche mai prima messe in relazione con essa. Infatti, attaverso la regolarizzazione della pressione intraorale si è mostrata in grado di eliminare problematiche di carattere otorino quali le otiti recidivanti e loro complicanze come la ipoacusia periferica, gli acufeni, le vertigini, etc..., contemporaneamente, attraverso il ripristino della respirazione nasale, si è mostrata in grado di far regredire le infiammazioni adenoidee e tonsillari. Anche l’apparato digerente subisce i benefici effetti della rieducazione della deglutizione attraverso la scomparsa della aerofagia, caratteristica della deglutizione scorretta, ripristinando la regolarità della motilità intestinale. 
Le ultime ricerche si sono poi rivolte allo studio dei benefici sulla postura generale e dei cambiamenti dell’appoggio podalico che la rieducazione della funzione linguale ed il riequilibrio muscolare connesso riescono ad ottenere in tempi a volte estremamente rapidi, ed all’approfondimento delle correlazioni tra la funzione linguale e le problematiche ormonali e già si profila una nuova frontiera, quella dei rapporti tra lingua e funzione cerebrale.



 

fonte: Terapia Miofunzionale del Prof. Antonio Ferrante